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la vita dopo l'ictus: Noemi

Eccomi qui a raccontare com’è cambiata la nostra vita a 5 anni dallo stroke di Noemi, superata la fase iniziale dove il mondo sembra crollarti addosso segue il periodo come lo definisco io del cambiamento, un modo decisamente diverso di vivere.

Ciò che avevo vissuto fino a quel momento non aveva più lo stesso significato, la vita familiare è cambiata drasticamente per far fronte ai nuovi impegni di cui fino a quel giorno ignoravamo l’esistenza (fisioterapie, logopedia, visite di controllo, EEG ecc , ecc) all’inizio è dura ma con il tempo abbiamo imparato ad organizzarci raggiungendo un’operatività quasi perfetta!

E poi c’è Riccardo il fratello maggiore di Noemi (13 anni), oggi mi accorgo che probabilmente lo abbiamo messo in secondo piano, insomma vivere per 8 anni da figlio unico con tutti i pro che ne comporta e poi trovarsi improvvisamente a non essere più il centro esclusivo delle nostre attenzioni non dev’essere stato semplice , non nego di avere molte difficoltà nel gestirlo considerata anche l’età critica dell’adolescenza ma anche lui da quel giorno è cambiato, il vero cambiamento è  avvenuto dentro ognuno di noi, è come se se le emozioni si fossero amplificate restituendo un aspetto nuovo a tutto ciò che accade intorno, insomma oggi diamo più valore ai nostri affetti e meno alle cose materiali.

La vita sociale è migliorata molto, abbiamo conosciuto persone splendide che altrimenti non avremmo conosciuto ed anche allontanato persone che credevamo essere diverse ma che si sono rivelate superficiali ed inutili, la vita lavorativa sicuramente non ci permette di dedicarci come vorremmo a Noemi ma fortunatamente sul lavoro si sono dimostrati comprensibili lasciandoci autonomia nel gestire le ore da dedicare ai suoi impegni settimanali.

Insomma è innegabile che Noemi abbia rivoluzionato le nostre vite ma con pazienza e costanza abbiamo trovato la strategia vincente per vivere serenamente, il nostro motto? Non mollare mai! Never give up!

Graziella