YOGA SPECIALE PER BAMBINI SPECIALI
Intervista a Sonia Sumar, fondatrice di
Yoga for the Special Child.
A cura di Gemma D'Alessandro, Fightthestroke
Sonia è la fondatrice del metodo Yoga for the Special Child ed ha condotto a Milano una settimana intensiva di formazione rivolta a genitori, insegnanti di yoga, fisio-terapeuti ed altri professionisti interessati allo Yoga per persone con bisogni speciali.
Mi saluta con un gran sorriso, dopo un intero giorno dedicato all'insegnamento.
Le ho raccontato di FightTheStroke, la prima organizzazione in Italia che si occupa dei diritti dei bambini sopravvissuti all’ictus e da dove è nata, con la nascita di Mario e la forte volontà dei suoi genitori di andare oltre le risposte dei medici per trovare la migliore terapia.
Sonia risponde che è bene essere positivi e imparare dalle situazioni che la vita ci presenta. Lei ha fatto lo stesso 45 anni fa, quando la sua seconda figlia Roberta è nata con una condizione cromosomica genetica conosciuta come Sindrome di Down.
Perché lo Yoga per bambini speciali?
Perché lo Yoga non è solo un modo straordinario per lavorare su tutti i sistemi del tuo corpo, per migliorare la connessione tra le diverse aree del cervello e appacificare la mente, ma anche un ottimo complemento alle altre terapie, permettendo al bambino di assimilarle più facilmente. Attraverso la pratica di specifici esercizi di respirazione, si aumenta l'ossigenazione di tutte le cellule del cervello, vengono stimolate tutte le sue aree e aumenta l'attenzione e la concentrazione. Asana, o posizioni di Yoga, combinate con il respiro, migliorano il metabolismo, calmano il sistema nervoso e migliorano il sonno.
Parliamo di ictus pediatrico, può raccontarci la sua esperienza con i bambini sopravvissuti all’ictus in giovane età?
Ho lavorato con bambini e adulti che hanno subito ictus con ottimi risultati. Con l’ossigenazione delle aree cerebrali, possiamo risvegliare le parti danneggiate. La neuroplasticità sta dimostrando che possiamo risvegliare tali aree cerebrali stimolandole positivamente. In passato si credeva che aree del cervello danneggiate non potessero essere recuperate. Tuttavia, questo tipo di credenze si è completamente modificato con le scoperte sulla neuroplasticità.
Dopo la nascita mia figlia è stata tre giorni nell'incubatrice, a causa di complicanze durante il travaglio. Aveva ingerito molto liquido amniotico e, di conseguenza, c’era stata una mancanza di ossigenazione del cervello. Era così grave che il medico pensava che oltre alla sindrome di Down potesse aver subito anche un danno al cervello. E forse ha avuto qualche danno cerebrale, che però deve essere rientrato perché avevo iniziato a stimolarla quotidianamente attraverso Yoga.
È per questo motivo che ho avviato la terapia Yoga con mia figlia. Io stessa praticavo Yoga e sperimentavo i suoi benefici da molto tempo ma all’epoca non si parlava di intervento precoce. Per tutti i bambini con bisogni speciali non erano previste terapie: erano destinati a starsene a casa senza fare nulla fino all'età di 7 anni. A quel punto anni preziosi venivano persi, con la conseguenza di grandi difficoltà a imparare qualcosa negli anni successivi! Non era questo il tipo di vita che volevo per mia figlia. Poiché lo Yoga era l'unica cosa che conoscevo decisi di provarlo. Volevo qualcosa che avrebbe potuto lavorare su mia figlia dall'interno, in profondità e, da praticante, lo Yoga mi sembrava perfetto! 45 anni fa in Brasile c'erano molti pregiudizi nei confronti delle persone con bisogni speciali. Ad esempio, un bambino nato con la sindrome di Down veniva chiamato ritardato, mongoloide e con altre etichette sminuenti. Lo Yoga avrebbe dato a mia figlia l'equilibrio emotivo e la mente pacifica per far fronte a tutte quelle sfide.
I bambini con bisogni speciali possono praticare lo Yoga in gruppi?
Nel metodo Yoga for the Special Child ci sono due modi per lavorare con i bambini speciali:
- su base individuale: i bambini che hanno condizioni più gravi come, ad esempio, autismo grave, paralisi cerebrale grave, ictus, danni al cervello e simili.
- in classi di gruppo: per coloro che hanno una diagnosi meno grave. Oppure quelli che hanno prima seguito un percorso individuale.
Il suo programma di training Yoga for the Special Child si rivolge anche ai genitori?
Sì, è indirizzato a tutti i professionisti del campo, inclusi i genitori. È importante comprendere che questo programma non solo prepara le persone a lavorare con neonati, bambini e adulti con bisogni speciali ma anche i terapeuti, coinvolgendo loro stessi nella pratica dello Yoga. Non credo negli insegnanti di Yoga che non praticano. Devi imparare prima, capire le dinamiche dello Yoga prima, per poi essere in grado di insegnare. Ogni partecipante è istruito in questo modo. L'esperienza migliora nel tempo, dopo aver seguito il programma, proprio applicando gli strumenti dello Yoga, per prima cosa su sé stessi e successivamente sugli altri. Lo Yoga è un metodo molto pratico.
La sua esperienza con lo Yoga è impressionante. Cosa direbbe oggi sul suo metodo: è riconosciuto in India, la terra dove è nato lo Yoga?
Ho insegnato programmi di Yoga for the Special Child in India per circa 8 anni. Prima a Delhi e poi su invito di tre medici del PSG Hospital a Coimbatore. Qui ho insegnato in un programma rivolto a 24 medici e infermieri. Sono rimasti molto colpiti dai risultati visti durante una settimana in cui ho lavorato con persone speciali nelle condizioni più gravi. Vado ancora a Coimbatore ogni anno e insegno presso il Centro Yoga fondato dal mio maestro Sri Swami Satchidananda, la mia seconda casa spirituale.
Il suo metodo è praticato in Italia?
Anche se conduco da molto tempo programmi di formazione di Yoga for the Special Child in Europa, soprattutto a Londra, in Olanda e in Danimarca, questa è solo la mia seconda volta in Italia. L'anno scorso ho insegnato in un programma a Firenze e quest'anno qui a Milano. Speriamo che il progetto cresca e che si diffonda. Me lo auguro profondamente, anche se è ancora presto. Sarò di nuovo a Milano l'anno prossimo, se Dio vorrà. Amo l’Italia!
Per ulteriori informazioni: www.specialyoga.com
Milano, Giugno 2017